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IL SIGNOR ROTPETER DELLA DE LILLO E LE METAMORFOSI DI KAFKA

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      Oggi lo schermo di Hollywood Party proietta simbolicamente Il Signor Rotpeter di Antonietta De Lillo, nostra ospite in studio, già regista del film Il resto di niente, che ha firmato la sceneggiatura con Marcello Garofalo e che vede come protagonista Marina Confalone. Il film, presentato Fuori Concorso alla Mostra Internazionale di Venezia fa parte in questi giorni dell’iniziativa Venezia a Roma. Infatti oltre 40 titoli presenti al Lido, suddivisi in 7 giornate di programmazione in 11 sale compongono il cartellone anche quest’anno di un’ampia selezione di film che attraversano tutta la città di Roma, in un’ottica “itinerante”, proiettati sugli schermi dei più importanti cinema della Capitale. Il film si basa sul racconto di Kafka Una relazione per un’Accademia: una lezione universitaria tenuta dal Signor Rotpeter, una scimmia diventata uomo, nella quale si ripercorrono le fasi della sua metamorfosi. Antonietta De Lillo dà vita a un Rotpeter “napoletanizzato”, che cammina per le strade di Napoli, nei giardini comunali, percorre le scale dell’Università Federico II, osserva le famiglie che trascorrono la domenica a Capodimonte, e infine concede a una invisibile giornalista una lunga intervista. Come sapete a 50 anni dalla scomparsa, sono da tempo partite moltissime iniziative dedicate a Totò: spettacoli, concerti, installazioni, set, uno speciale su RAI 2 e un convegno internazionale. Il programma intitolato Totò: L’arte E L’umanità, ha preso il via il 15 aprile scorso. Nell’ambito delle varie manifestazioni programmate dalla Regione Campania si inserisce anche la presentazione del restauro di Miseria e nobiltà, film di Mario Mattoli del 1954. Se ne parlerà in trasmissione con Valerio Caprara uno dei curatori della rassegna. In chiusura parleremo di Blue Desk, una delle associazioni pulsanti del paese: cinema, teatro, progetti con le scuole, avanguardia sui temi sociali, grandi eventi gratuiti. La sede di Roma (una sala di proiezione, crocevia di incontri culturali) rischia ora di chiudere per la burocrazia dell’ente che ne gestisce la proprietà. La sua sopravvivenza è ora affidata a un crowdfounding sostenuto da molti artisti da Ken Loach a Claudio Santamaria.
      In studio Steve Della Casa e Dario Zonta

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