Dopo essersi acclimatati e aver già raccolto nel primo giorno di diretta da Berlino tutte le anticipazioni del festival, Alberto Crespi e Miriam Mauti si allineano alla partenza ufficiale della 67° edizione della Berlinale. Il festival si è aperto con il biopic Django, sul musicista Reinhardt, opera prima di Etienne Comar, che sarà ulteriormente sviscerato dai nostri inviati che ci sommergeranno anche della musica di questo pioniere del jazz chitarristico. La pellicola francese s'ispira ad un episodio realmente vissuto dal famoso chitarrista e compositore Django Reinhart, già idolo di Sean Penn in Accordi e disaccordi di Woody Allen. La famiglia del musicista, di origine gitana, fu perseguitata dai nazisti e lui nel 1943 fu costretto a fuggire dalla Parigi occupata. "Django Reinhardt è stato uno dei più brillanti pionieri del jazz europeo e il padre dello swing zingaro" ha detto il direttore artistico del festival Dieter Kosslick "Il film ritrae un capitolo avvincente nella sua vita movimentata, una storia struggente di sopravvivenza, in cui nessuna avversità, né i pericoli o le atrocità commesse contro la sua famiglia, sono bastate a impedirgli di suonare". La puntata di oggi parla anche del ciclo Futuro imperfetto, che propone una serie di film sci-fi seminali tra cui La Guerra Dei Mondi del '53 e il primo adattamento per il grande schermo del romanzo di George Orwell, 1984 di Michael Anderson del 1956. Questa retrospettiva del Festival di Berlino si concentrerà su due grandi temi della fantascienza: “la società nel futuro” e “l'estraneo e l'Altro”.

Da Berlino Alberto Crespi e Miriam Mauti