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ATTENTI A QUEI DUE

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      Lasciati gli alieni di The Arrival, l’amore sotto la luce di un faro della coppia Fassbender e Vikander in The Light Between Oceans e i sognanti balletti tra Emma Stone e Ryan Gosling del film d’apertura La La Land, Holllywood Party prende nuovamente la spinta per tuffarsi nella terza giornata del Festival di Venezia. Il primo ospite ai microfoni di Steve Della Casa e Alberto Crespi è la regista torinese Irene Dionisio che ha diretto Le ultime cose, l’unica pellicola italiana inserita nella Settimana Internazionale della Critica. Il film, selezionato per la rassegna organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, racconta la società di oggi vista attraverso la vita di tre frequentatori di un banco dei pegni e della dura e amara realtà nella quale si muovono. Un rapidissimo cambio di orizzonte ci porta a scambiare una lunga chiacchierata con i due prestigiosi ospiti del nostro studio veneziano: Nicolas Winding Refn e Dario Argento. Infatti a mezzanotte, alla Sala Giardino, si tiene la proiezione della versione restaurata in 4K di Zombi (Dawn of the Dead - European Cut), il capolavoro di George A. Romero uscito nel 1978.  A introdurre la serata sono stati infatti chiamati proprio i nostri due ospiti: Dario Argento come produttore del film, e Nicolas Winding Refn che ha supervisionato il restauro. Dopo aver rivissuto i brividi e i segreti della pellicola riprenderemo il contatto con la difficile realtà quotidiana parlando del cortometraggio No Borders di Haider Rashid, regista fiorentino di origine irachena, presentato alle Giornate degli Autori. Grazie a una tecnologia rivoluzionaria, ma che si sta sempre più rapidamente diffondendo, il “punto di vista” diventa qui esperienza globale, realtà virtuale ma anche immagine reale. La tecnologia usata per No Borders permette infatti agli spettatori dotati di uno schermo-maschera interattivo di guardare da vicino la realtà dei migranti interagendo con essa in un modo mai sperimentato prima. Elio Germano, attore di professione, attivista sociale per passione, è la voce fuori campo che ci porta nel mondo di No Borders. Un film che torna a parlare di guerra, della fuga e dell’accoglienza come necessità ineluttabile.

      Ai microfoni Steve Della Casa e Alberto Crespi 

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