Seconda e conclusiva giornata di Hollywood Party a Pordenonelegge per parlare dell’interscambio tra cinema e letteratura; il rapporto spesso sinbiotico e necessario tra questi due linguaggi. Tra gli ospiti di oggi ci sarà la scrittrice americana Elizabeth Strout. Divenuta famosa come finalista dell'Orange Prize e per la nomination per il Premio Faulkner per la narrativa. La sua consacrazione è avvenuta nel 2009 con la vittoria del premio Pulitzer per la narrativa con Olive Kitteridge, il romanzo che nel 2010 le ha permesso di aggiudicarsi in Italia il Premio Bancarella, Olive Kitteridge è diventata soprattutto nota per la miniserie televisiva statunitense in quattro parti trasmessa nel 2014 dalla HBO e in Italia da Sky. Protagonista della miniserie è l'attrice Frances McDormand, affiancata da un cast che comprende Richard Jenkins, Bill Murray, Zoe Kazan, Rosemarie DeWitt, John Gallagher Jr. e Peter Mullan. La storia ruota intorno a Olive Kitteridge, una rigorosa insegnante di matematica in pensione. È sposata con Henry Kitteridge, farmacista del luogo, un uomo premuroso e fedele, e ha un figlio, Christopher, che vive il peso della figura materna. Nel corso di 25 anni Olive Kitteridge si ritrova ad affrontare problemi di depressione, lutti e attriti con i familiari e gli abitanti della comunità a causa del suo carattere spigoloso. Per molti critici la serie è riuscita ad abbattere la distinzione tra cinema e televisione, così come il libro abbatteva di per sé quella tra romanzo e racconto. A seguire ci sarà un incontro col regista Fabio Grassadonia che ha diretto con Antonio Piazza Sicilian Ghost Story, liberamente tratto dal racconto di Marco Mancassola, e dedicato a Giuseppe Di Matteo, il giovane sequestrato e ucciso dalla Mafia. A presentare il film che aprì la Semaine de la critique all’ultimo Festival di Cannes, ci sarà anche il premio Strega Nicola Lagioia. In conclusione un intervento sul rapporto tra il compositore Luigi Nono e il cinema con Luigi Calabretto autore del libro Un'arte di lotta e fedele alla verità. 
Da Pordenone Enrico Magrelli e Dario Zonta