Cinema bulgaro, un architetto del ventennio fascista e l’ultimo capitolo della saga di Jason Bourne, nel giorno 3 del Festival di Locarno

Dopo la puntata canterina di ieri, da reperire assolutamente sul podcast di Hollywood Party, la terza giornata dal Festival di Locarno, sarà caratterizzata dalla presenza in studio di una coppia di registi bulgari, Kristina Grozeva e Petar Valchanov, che presenteranno la loro ultima opera dal titolo Slava. Un film di denuncia sulla corruzione dilagante del paese dell’est europeo. Subito dopo, un film documentario dell’italiana Maria Mauti, filmaker molto attiva sulla scena milanese, che presenta il suo primo lungometraggio su una figura affascinante ma purtroppo quasi dimenticata, come l’architetto Pietro Portaluppi,  nato a Milano nel 1888, e morto nel 1967, che oltre ad essere stato molto attivo nella sua professione e nell’insegnamento, possedeva un ricco archivio cinematografico di film in 16mm, girati e montati da lui stesso. In conclusione, un passaggio sulla grande piazza-cinema della città elvetica, dove stasera verrà proiettato il quinto capitolo della saga su Jason Bourne, che vede il ritorno di Matt Damon nei panni dell’agente segreto creato da Robert Ludlum. Essendo venerdì si teme la presenza di Mulas, che chissà che non abbia trovato il modo di essere presente nonostante la trasferta all’estero.

In conduzione Miriam Mauti e Steve Della Casa